CONCERTI IN PROGRAMMAZIONE:
DISCOGRAFIA:
FETUS – 1971
POLLUTION – 1972
SULLE CORDE DI ARIES – 1973
CLIC – 1974
MADEMOISELLE LE GLADIATOR - 1975
BATTIATO – 1976
JUKE BOX – 1977
L'EGITTO PRIMA DELLE SABBIE – 1978
L'ERA DEL CINGHIALE BIANCO – 1979
PATRIOTS – 1980
LA VOCE DEL PADRONE – 1981
L'ARCA DI NOE' – 1982
ORIZZONTI PERDUTI – 1983
MONDI LONTANISSIMI - 1985
ECHOES OF SUFI DANCE – 1985
FISIOGNOMICA – 1988
GIUBBE ROSSE – 1989 (doppio live)
COME UN CAMMELLO IN UNA GRONDAIA – 1991
CAFFE' DE LA PAIX – 1993
UNPROTECTED – 1994
L'OMBRELLO E LA MACCHINA DA CUCIRE – 1995
BATTIATO NON BATTIATO – 1996
SHADOW, LIGHT – 1996
STUDIO COLLECTION – 1996
L'IMBOSCATA – 1996
LIVE COLLECTION – 1997 (doppio live)
GOMMALACCA – 1998
FLEURS – 1999, UNIVERSAL
CAMPI MAGNETICI – 2000
FERRO
BATTUTO – 2001
FLEURS3 – 2002
LAST SUMMER DANCE – 2003
DIECI STRATATEGEMMI – 2004
UN SOFFIO AL CUORE DI NATURA ELETTRICA– 2005
IL VUOTO - 2007
STORIA:Franco Battiato è nato
vicino Catania, in un paese che Franco Battiato è nato
vicino Catania, in un paese che allora si chiamava
Jonia e oggi è Riposto. A Milano arriva nel
1964 per far fortuna con le canzoni. Prima lavora
con Giorgio Gaber e Ombretta Colli, poi finalmente
per conto suo. I primi album degli anni Settanta
per la Bla-Bla di Pino Massara sono collage musicali
molto immaginosi, come Fetus e Pollution. Battiato
viene poi sedotto dall'ideologia di John Cage. Con
Karlheinz Stockhausen diventa persino amico. Musicista
ancora intuitivo e poco tecnico, Battiato compie
le sue prime ascensioni sonore con album più sostanziosi
come Sulle corde di Aries, Clic e Mademoiselle le Gladiator.
La sua fase di ricerca e di sperimentazione più arrabbiata è della
seconda metà degli anni Settanta, con arditi
dischi per la Ricordi. Nel frattempo, il musicista
siciliano ha fatto molte buone letture e ha studiato
a fondo la notazione musicale. Comincia una lunga
collaborazione con Giusto Pio, suo maestro di violino.
E rinasce, contemporaneamente, la passione per la
canzone colta, ironica, ricca di memorie adolescenziali
e di voli mistico-propiziatori. Nel frattempo, continua
la sua iniziazione spirituale, sempre più attratta
dalle dottrine orientali. Ma non solo. Album come L'era del cinghiale bianco, Patriots, La voce del padrone, L'arca di Noè lo proiettano verso un successo
da rockstar, con vendite da capogiro. Ma quasi per
controbilanciare tanta sfacciata fortuna terrena,
Battiato si dedica ai suoi miti celesti e all'approfondimento
interiore, via Gurdjieff e gli antichi saggi della
cultura sufista. Inizia anche a fare l'editore di
libri esoterici, con la sua piccola casa editrice,
l'Ottava. Con la sua prima opera lirica, "Genesi",
nel 1987 inaugura una doppia carriera di compositore
serio, usando linguaggi più 'alti.
Ma è una serietà solo di codici, perché il
musicista userà uguale entusiasmo per le opere,
per le messe e per le canzoni. "Gilgamesh", del 1992, è la
sua seconda e più matura opera lirica. Altri
album importanti per la Emi, tra la fine degli anni
'80 e l'inizio dell'ultimo decennio, sono Fisiognomica, Giubbe rosse, Come un cammello in una grondaia, che
contiene peraltro l'interpretazione 'leggera' di
quattro lieder romantici di Beethoven, Brahms, Wagner
e Martin-Berlioz, e Caffé de la paix.
Nel 1995 Battiato inaugura un'intensa collaborazione
e un proficuo scambio culturale col filosofo Manlio
Sgalambro, che scrive il libretto dell'opera teatrale
"Il cavaliere dell'intelletto", dedicata a Federico
II. I due congegnano insieme anche un primo album
di canzoni, L'Ombrello e la macchina da cucire.
Nel 1996 Franco Battiato cambia casa discografica....e
musica. Al suono di chitarre oniriche e rinnovati
paradossi, ecco il primo capitolo della nuova era: L'imboscata, uscito il 22 ottobre 1996 in tutt'Italia.
Segue, nel 1998, un album ancora più incisivo
e dissonante del precedente, Gommalacca, anche se
Battiato recupera la forma classica nel successivo
album di cover, intitolato Fleurs e pubblicato
nell'autunno del 1999.
Dopo una collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino,
culminata nella pubblicazione del disco Campi magnetici, prima
prova del nuovo contratto con la Sony, Battiato
torna al pop nel 2001 con Ferro battuto, in cui spicca
la partecipazione di Jim Kerr dei Simple Minds e
la cover di “Hey Joe”.
Nel 2002 Battiato pubblica Fleurs3, ideale seguito
del disco del 1999, e chiusura di un trittico di
cui manca volutamente la seconda puntata. Nel disco,
sono compresi un inedito ("Come un sigillo", cantato
insieme ad Alice) e reintepretazioni di brani di
Lauzi, Conte, Ferré, Paoli e Adamo. La canzone
di quest'ultimo, "Perduto amore" è anche quasi
omonima al film che vede Battiato al debutto come
regista, "Perduto amor", e al cui progetto è legata
la lavorazione di Fleurs3. Battiato continuerà l’attività come
regista nel 2005 con “Musikanten”,
presentato (tra i fischi) al Festival di Venezia.
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