CONCERTI IN PROGRAMMAZIONE:
ROMA: |
Quando: 15-4-2008 |
Dove: Gran Teatro |
Telefono: 06-33270050
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Indirizzo: Viale di Tor di Quinto |
DISCOGRAFIA:
1968 - James Taylor
1970 - Sweet Baby James
1971 - James Taylor and the Original Flying Machine
1971 - Mud Slide Slim and the Blue Horizon
1972 - One Man Dog
1974 - Walking Man
1975 - Gorilla
1976 - In the Pocket
1977 - JT
1979 - Flag
1981 - Dad Loves His Work
1985 - That's Why I'm Here
1988 - Never Die Young
1991 - New Moon Shine
1997 - Hourglass
2002 - October Road
2004 - James Taylor: A Christmas Album
STORIA:
Cresciuto nella cittadina di Chapel Hill (North Carolina), dove da bambino studiò violoncello, a partire dal 1960 preferì dedicarsi alla chitarra ispirandosi allo stile di Woody Guthrie. Abbandonò la scuola e formò una band col fratello Alex, ma venne ricoverato in un ospedale psichiatrico per curare una forma di depressione. Riuscì ad ottenere il diploma durante il soggiorno in ospedale, quindi si iscrisse alla Milton Academy dove incontrò Danny Kortchmar, col quale formò il gruppo The Flying Machine, che incise un singolo di scarso successo: "Brighten Your Night with My Day".
Trasferitosi a New York, Taylor divenne tossicodipendente da eroina. La canzone "Jump Up Behind Me" si riferisce a quel periodo: è infatti un omaggio al padre di Taylor, Isaac, che in seguito ad una disperata telefonata del figlio dovette correre a New York per riportarlo a casa a Chapel Hill. Nel pezzo Taylor lo ringrazia per l'aiuto avuto in un periodo di disperato bisogno e descrive i ricordi del lungo viaggio in automobile verso casa.
Nel 1968 soggiornò a Londra per la registrazione di James Taylor, suo primo album, per la Apple Records, casa discografica dei Beatles (al disco collaborarono anche Paul McCartney e George Harrison e quest'ultimo utilizzò il titolo di una canzone di Taylor , "Something in the way she moves" per comporre la celeberrima "Something"; il disco non ebbe immediato successo. Tornato negli Stati Uniti si fece nuovamente ricoverare in ospedale per porre rimedio alla sua dipendenza dalle droghe, nel frattempo divenuta più forte. Quando le sue condizioni migliorarono, nel 1969, si esibì per sei serate al Troubadour Club di Los Angeles ed il 20 luglio al Newport Folk Festival. Poco tempo dopo ebbe un incidente motociclistico che gli procurò fratture multiple alle mani, impedendogli di suonare per diversi mesi.
Nel 1970, con l'uscita di Sweet Baby James raggiunse l'attenzione del grande pubblico, particolarmente con il brano "Fire and Rain", ed il successo provocò la riscoperta dell'album precedente (e del brano "Carolina in My Mind"). Il settimanale Times gli dedicò la copertina e si cominciò a parlare di questa nuova corrente crepuscolare e soggettivista di cui Taylor fu il massimo alfiere degli anni settanta. Egli è, infatti, il prototipo del cantautorato crepuscolare, agrodolce, malinconico e dalle tinte pastello che tanta fortuna ebbe in quel decennio. In ciò fu aiutato da una vena compositiva felice, da una raffinata tecnica chitarristica improntata al finger picking e da una voce nasale duttile e pastosa che veicola in modo molto efficace il piccolo mondo romantico (o tardo-romantico) che si muove nell'universo individualista e un po' trascendentalista dell'America di ieri e di oggi.
Nel 1972 Taylor ritornò con One Man Dog e sposò la collega cantante/autrice Carly Simon il 3 novembre. L'album successivo, Walking Man del 1974 fu una delusione, mentre il nuovo Gorilla fu un successo anche per la presenza del singolo di successo "How Sweet It Is (To Be Loved by You)", una cover del grande Marvin Gaye. Dopo In the Pocket, del 1976, fu pubblicato l'album Greatest Hits che includeva alcune versioni riarrangiate dei successi più vecchi. Questa realizzazione rimane ancora oggi l'album più venduto di questo autore.
Dopo aver collaborato con Art Garfunkel ed essersi brevemente dedicato a Broadway, Taylor si prese una pausa di due anni, per riapparire con un altro successo, l'album Flag. Taylor si è anche esibito per il concerto dei No Nukes al Madison Square Garden ed è apparso nell'album e nel filmato tratto dal live.
All'inizio degli anni '80 la carriera di Taylor sembrò in pericolo per colpa dei problemi di tossicodipendenza, del divorzio da Carly Simon, del calo di popolarità delle sue canzoni (ormai orientate verso un easy listening di classe, ma sempre portatrici di quella vena solipsistica e agrodolce), e delle pressioni da parte del music business. Taylor, infatti, dichiarò ripetutamente che si sarebbe ritirato nel 1985, dopo aver adempiuto all'ultimo obbligo contrattuale: il Rock in Rio. Dovendo esibirsi nella stessa sera di Ozzy Osbourne, Taylor si aspettava un pubblico ostile, ma fu molto sorpreso dall'accoglienza che gli riservarono i 250.000 spettatori del concerto. Risollevato dall'inaspettato consenso del pubblico decise di riprendere in mano la sua vita e la sua carriera.
I due nuovi album di materiale inedito degli anni '90 ebbero notevole successo: il tredicesimo album, New Moon Shine, divenne disco di platino nel 1991, mentre Hourglass del 1997 vinse il Grammy come miglior album pop non strumentale.
Immediatamente preceduto e seguito da due diverse raccolte di successi, il nuovo album October Road fu pubblicato nel 2002. Nel disco sono presenti accompagnamenti e passaggi strumentali delicati ed allo stesso tempo sofisticati. Nel 2004, una volta concluso il contratto con la Columbia/Sony, è uscito James Taylor: A Christmas Album, distribuito dalla Hallmark Cards.
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