CONCERTI IN PROGRAMMAZIONE:
Pino Daniele |
Quando |
dal 29 Marzo al 02 Aprile 2009 |
Dove |
Blu Note Milano |
Telefono |
899 700022 |
DISCOGRAFIA:
1977 - Terra mia
1979 - Pino Daniele
1980 - Nero a metà
1981 - Vai mò
1982 - Bella 'mbriana
1983 - Pino Daniele-26 marzo 1983 Live RTS
1984 - Musicante
1984 - Sciò live (live, 2cd)
1985 - Ferryboat
1987 - Bonne soirée
1988 - Le vie del Signore sono finite
(colonna sonora dell'omonimo film di Massimo Troisi)
1988 - Schizzichea With Love
1989 - Mascalzone latino
1990 - Tra musica e magia (raccolta)
1991 - Un uomo in blues
1991 - Sotto 'o sole
1993 - Che Dio ti benedica
1993 - E sona mo' (live)
1995 - Non calpestare i fiori nel deserto
1996 - Passa 'o tiempo e che fa
1997 - Dimmi cosa succede sulla terra
1998 - Yes I Know My Way (raccolta)
1999 - Come un gelato all'equatore
2000 - Napul'è - (raccolta, 2cd)
2001 - Medina
2002 - Concerto Medina Tour 2001
(live con due inediti: "Un cielo senza nuvole" e "Bel
orizzonte").
2002 - In Tour (con Francesco De Gregori, Fiorella
Mannoia e Ron).
2002 - Amore senza fine (raccolta)
2004 - Passi d'autore - (come Pino Daniele Project)
2004 - The Platinum Collection (raccolta di 3cd)
2005 - Iguana cafè - (Latin Blues e melodie)
2007 - Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui
STORIA:Nato in una famiglia modesta, primo dei
sei figli di un lavoratore portuale, imparò a
suonare la chitarra da autodidatta.
Nato e cresciuto nel cuore di Napoli, al quartiere
di Santa Chiara ha frequentato la scuola media statale "Ugo
Foscolo" e diplomato come ragioniere all'istituto
Armando Diaz di Napoli, esordì discograficamente
col 45 giri "Che Calore/Fortunato" del 1974, disco che
lo stesso Daniele si impegnava a promuovere personalmente
distribuendolo nelle varie emittenti radiofoniche della
città.
Nel 1977 pubblicò il suo primo album: Terra
Mia, passato quasi inosservato al grande pubblico,
ma non alla critica, che scorse in Pino Daniele un
nuovo talento, già bassista all'epoca dei Napoli
Centrale, Pino Daniele si dimostrò anche buon
chitarrista.
Terra mia è un album che denota il profondo
legame del cantautore con la tradizione partenopea
e mediterranea; da ricordare i brani: "Na tazzulella
e cafè" , molto gettonata da Renzo Arbore nel
suo programma Alto Gradimento e "Napule è" che
nel tempo sarà un vero manifesto per l'autore
e per l'intera città di Napoli.
Dall'esperienza con il gruppo "Batracomachia",
e poi con i Napoli Centrale, dove, a dir poco fruttuosa
per Pino, maturò quil'incontro con James Senese
che contribuirà non poco alla realizzazione
dei successivi tre album: Pino Daniele (1979), Nero
a metà (1980), Vai Mò (1981). Fu influenzato
dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, da
George Benson e soprattuto dal blues, realizzando una
sintesi fra elementi musicali e linguistici diversissimi,
con vena personale e sempre controllata sul piano compositivo.
Da sottolineare, nel 1981, un grande concerto che ha
radunato duecentomila persone nella Piazza Plebiscito
di Napoli, per ascoltare la musica di Pino Daniele
e del suo gruppo composto interamente da musicisti
partenopei. La sua passione per i più svariati
generi musicali (si passa da Elvis Presley a Roberto
Murolo, che gli diede l'opportunità di far nascere
un nuovo stile musicale, da lui stesso denominato "taramblù",
a indicare la mescolanza di tarantella, rumba e blues,
assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza).
Nel 1982 cominciano le prime grandi collaborazioni
con musicisti di fama internazionale. L'album è bella
'mbriana. Ci sono i contributi di Alphonso Johnson al
basso e soprattutto Wayne Shorter, grande sax soprano
con i Weather Report.
La sua voce ha un timbro singolarissimo e penetrante ed è impiegata con duttilità al servizio delle più svariate sfumature espressive. Brani caratterizzati da un forte impegno sociale e politico che dal 1995 abbracciano anche un pubblico più vasto (album Non calpestare i fiori nel deserto, oltre 1.200.000 copie vendute) grazie alla sua continua ricerca artistica che per istinto naturale si affaccia anche ad un mercato più commerciale, attraverso un percorso sempre legato alle sue radici ma riproponendo in ogni album una evoluzione artistica continua ed originale.
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