CONCERTI IN PROGRAMMAZIONE:
Enzo Janacci |
Quando |
11Maggio 2009 |
Dove |
Teatro Sistina- Roma |
Telefono |
06-4200711 |
DISCOGRAFIA:
Giorgio Gaber - Enzo Jannacci (1960)
Le canzoni di Enzo Jannacci (1963)
La Milano di Enzo Jannacci (1964)
Enzo Jannacci in teatro (1965)
Sei minuti all'alba (1966)
Vengo anch'io. No, tu no (1968)
La mia gente (1970)
Enzo Jannacci (1972)
Quelli che... (1975)
Vivere o ridere (1976)
Secondo te...che gusto c'è (1977)
Fotoricordo (1979)
Ci vuole orecchio (1980)
Nuove registrazioni (1980)
E allora concerto (1981)
Discogreve (1983)
Ja-Ga brothers (1983)
L'importante (1985)
Parlare con i limoni (1987)
Trent'anni senza andare fuori tempo (1989)
Guarda la fotografia (1991)
I soliti accordi (1994)
Quando un musicista ride (antologia, 1998)
Come gli aeroplani (2001)
L'uomo a metà (2003)
Milano 3.6.2005 (2005)
The Best 2006 (2006)
STORIA: Enzo Jannacci nasce a Milano il 3 giugno 1935. Il ramo paterno della sua famiglia è di origine pugliese: il nonno, Vincenzo, emigrò a Milano da Bari poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale. Il ramo materno è lombardo. Il padre di Enzo è ufficiale dell'aeronautica e lavora all'aeroporto Forlanini (oggi più noto come Milano Linate) citato in "El portava i scarp del tennis"; parteciperà in seguito alla Resistenza e in particolare alla difesa della sede dell'Aviazione in piazza Novelli a Milano, un'impresa che ispirerà canzoni come "Sei minuti all'alba". Dopo la maturità classica all'Istituto Moreschi, dove organizzava spettacoli con il compagno di studi Giorgio Gaberscik (noto semplicemente come Gaber), si laurea in medicina all'Università di Milano, specializzandosi in chirurgia generale: in seguito eserciterà la professione di medico chirurgo per diversi anni. Dal 1967 è sposato con Giuliana Orefice, dalla quale ha avuto nel 1972 il figlio Paolo, anch'egli musicista. Il primo gennaio 2003, proprio il primo giorno di pensione di Jannacci, l'amico Giorgio Gaber muore dopo una lunga malattia nella sua casa vicino a Camaiore. Ai funerali di due giorni dopo (all’Abbazia di Chiaravalle, dove Gaber si era sposato con Ombretta Comelli, in arte Colli) Enzo partecipa riuscendo a dire soltanto "ho perso un fratello".
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