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Concerto

Massimo Ranieri

Genere:

Cantante italiano

Sito:
massimoranieri.it

CONCERTI IN PROGRAMMAZIONE:

Massimo Ranieri

Quando 23-24-25-26-27-28 Febbraio 2010
Dove Teatro Smeraldo
Telefono 02 29006767 Servizio prenotazioni

DISCOGRAFIA:
LA PRIMA VOLTA - 1966
L'AMORE È UNA COSA MERAVIGLIOSA - 1966
PIETÀ PER CHI TI AMA - 1967
DA BAMBINO - 1968
QUANDO L'AMORE DIVENTA POESIA - 1969
ROSE ROSSE - 1969
SE BRUCIASSE LA CITTÀ - 1969
VENT'ANNI - 1970
VIA DEL CONSERVATORIO - 1971
O SURDATO 'NNAMMURATO - 1972
ERBA DI CASA MIA - 1973
NAPULAMMORE - 1974
PERDERE L'AMORE - 1988
UN GIORNO BELLISSIMO - 1989
DA BAMBINO... A FANTASTICO - 1990
TI PENSO - 1992
RANIERI - 1995
CANZONI IN CORSO - 1997
GRAZIE MASSIMO - 1999
ALBUM DI FAMIGLIA - 1999
OGGI O DIMANE - 2001
CANTO PERCHE' NON SO NUOTARE... DA 40 ANNI

STORIA:
Massimo Ranieri nasce a Napoli il 3 maggio 1951. Con lo pseudonimo di Gianni Rock, a soli 13 anni, debutta all'Academy di New York. Dopo solo due anni Massimo si ritrova a partecipare a Canzonissima, manifestazione che rappresenta un punto d'arrivo per molti cantanti. Siamo nel 1966 e a Canzonissima, che quell'anno si chiamava Scala Reale ed era presentata da Peppino De Filippo, il quindicenne Massimo incanta il pubblico con una intensa interpretazione di "L'amore è una cosa meravigliosa".
Queste le prime tappe di Giovanni Calone, subito ribattezzato con il nome d'arte di Massimo Ranieri. "Ho scelto Ranieri perché mi faceva pensare al Principe di Monaco e poi conferiva una certa eleganza", ha tenuto a specificare Massimo in più di una occasione. Ma è il 1967 a decretare il successo della sua voce melodica, potente e di ampio respiro e delle sue indubbie doti interpretative. Massimo vince infatti il "Cantagiro" nel girone B (quello dedicato alle giovani promesse) con "Pietà per chi ti ama”, canzone che da lì a pochi giorni raggiunge le vette più alte dell'hit Parade. Da allora la carriera di Ranieri è proseguita in ascesa senza soste.
Nel 1968 arriva per Massimo un appuntamento importante ovvero l'incontro con quello che allora era considerato il tempio della musica leggera, il Festival di Sanremo. La "prima volta" di Massimo a Sanremo avviene con il brano “Da bambino”, cantato in doppia esecuzione insieme al gruppo I Giganti. Il brano non vince, ma risulta uno dei più apprezzati della manifestazione e sul riscontro positivo che Massimo ha registrato a Sanremo la casa discografica decide di farlo partecipare nuovamente al Cantagiro. Nel 1969 Massimo ritorna sul palco sanremese per presentare una delle sue più belle canzoni d'amore, “Quando l’amore diventa poesia”, cantata insieme a Orietta Berti. Ma è durante l'estate, al Cantagiro, che Ranieri entra nella storia della canzone italiana con “Rose rosse”, che gli permette di vincere la manifestazione e di rimanere al primo posto in classifica per 13 settimane. Il debutto cinematografico avviene sotto lo sguardo attento di Mauro Bolognini nel film "Metello", accanto a Lucia Bosè e ad Ottavia Piccolo. Nei panni del muratore che combatte per la lotta di classe, Ranieri ottiene il David di Donatello e il Premio internazionale della critica.
In novembre Massimo è tra i partecipanti all'edizione di Canzonissima 1969-1970. Riesce a superare brillantemente tutte le eliminatorie ed arrivare alla finale del 6 gennaio del 1970 al secondo posto con “Se bruciasse la città”. Dopo una settimana la canzone è al primo posto in hit parade. Intanto il cinema lo chiama ancora, e per ben due volte: prima con "Incontro" di Piero Schivazappa, in cui recita accanto a Mariangela Melato e Florinda Bolkan e poi con "Cerca di capirmi", con Beba Loncar. Ha inoltre la possibilità di recitare accanto a due attori hollywoodiani, Kirk Douglas e Yul Brinner, nel film "Il faro in capo al mondo". Ma anche la televisione si fa sentire e la Rai lo chiama per entrare nel cast del varietà Doppia Coppia, accanto ad Alighiero Noschese, Romina Power, Bice Valori. Esce intanto anche il suo primo LP, intitolato semplicemente Massimo Ranieri.
Tra tutti questi impegni Massimo trova anche il tempo per prendere parte all'edizione 1970 di Canzonissima e chiude l'annata posizionandosi al primo posto della gara canora con la celeberrima “Vent’anni”. Nel 1972 realizza il suo primo LP con canzoni tratte dal repertorio classico napoletano: “Reginella”, “Guapparia”, “Lacreme napulitane”, “Chiove” e tante altre trovano posto nell'album 'O Surdato 'nnamurato, registrato dal vivo al Sistina di Roma con la regia teatrale di Vittorio De Sica. L'album ottiene il disco d'oro in breve tempo. Ma il 1972 è anche l'anno in cui Massimo deve svolgere i suoi obblighi di leva e parte quindi per il servizio militare. Ottiene però una licenza per poter partecipare a Canzonissima dove riesce a bissare la vittoria di due anni prima. Con “Erba di casa mia” riesce ad avere la meglio su Gianni Morandi, anche lui favorito dalle giurie popolari.
Nel 1973 partecipa, per la seconda volta, all'Eurofestival con “Chi sarà”, canzone che verrà incisa anche per il mercato spagnolo. Al termine del servizio militare parte per una tournée negli Stati Uniti ed incide la canzone “Amo ancora lei”, cover di Frank Sinatra. Intanto ottiene un grande successo nello spettacolo a lui dedicato presentato da Walter Chiari, e che vede anche la partecipazione di Mita Medici. Nello show, che registra il tutto esaurito, Ranieri promuove il suo nuovo LP intitolato Album di famiglia, raccolta di brani scritti tra il 1900 e il 1960 che contiene la meravigliosa canzone di Umberto Bindi “Il nostro concerto”.
Nel 1974 al rientro dall'America realizza, per la regia teatrale di Bolognini, uno show memorabile al Teatro Valle di Roma, che viene ripreso anche dalla televisione. Dallo spettacolo viene tratto l'album dal vivo, Napollamore, canzoni classiche napoletane che il pubblico sembra gradire molto vista la buona posizione registrata in Hit Parade. Intanto incide uno dei suoi LP più belli, "Per una donna". Il 33 giri contiene alcune cover di canzoni francese e l'inedita “Chi siamo noi”, brano di Bigazzi e Savio. La copertina è disegnata da Guido Crepax.
Il 1975 è tutto dedicato alla recitazione. Per la regia di Romolo Guerrieri arriva un omaggio al carabiniere più famoso d'Italia, Salvo D'Acquisto, al fianco di Enrico Maria Salerno e Lina Polito. Poi recita insieme a Christian De Sica nella commedia La Cugina, e in TV prende parte a un telefilm in cinque puntate dal titolo "Una città in fondo alla strada" accanto a Marisa Merlini.
Ma il suo amore per la musica non poteva tenerlo lontano dalla canzone per più di un anno e nel 1976 incide Meditazione.. L'album, con gli arrangiamenti di Eumir Deodato, contiene alcuni brani tratti dal repertorio classico, (una Serenata di Schubert, un Notturno di Chopin), brani che faranno da colonna sonora ad una commedia musicale dal titolo “Dal primo momento che ti ho visto” al fianco della bravissima show woman Loretta Goggi. Ranieri sente che è giunta l'ora di fare il grande passo e tentare il debutto nel teatro: l’esordio avviene con "Napoli chi resta e chi parte", due atti unici di Raffaele Viviani, sotto la regia di Patroni Griffi. Il Festival di Spoleto ne decreta immediatamente il successo. L'intesa con Patroni Griffi è perfetta e con lui Massimo realizza nello stesso anno la pièce teatrale "In memoria di una signora amica". L'attività di Ranieri continua anche in televisione con un altro show televisivo, questa volta al Teatro Valle con la regia di Bolognini, intitolato Macchie 'e culore, da una poesia di Viviani. Dallo spettacolo viene tratto anche un disco live e uno show televisivo. L'impatto con il teatro è stato troppo forte, Massimo è rimasto letteralmente affascinato dall'emozione che ogni sera ritrova sui palcoscenici e decide allora di abbandonare momentaneamente il mondo della canzone per concentrare le sue forze nell'attività teatrale. Ma prima si concede due distrazioni cinematografiche, dapprima con Yul Brinner e Barbara Bouchet in Con la rabbia agli occhi e poi con Eleonora Giorgi in L'ultima volta. Dal 1977, dunque, Massimo Ranieri si dedica interamente al teatro. Dapprima unisce le sue forze alla "Nuova Compagnia dei Giovani" di Valli e Lullo: con loro porta in scena "La dodicesima notte" di Shakespeare e "Il malato immaginario" di Moliere. Nel 1980 la fama d'attore di Ranieri esce anche dai confini nazionali e con "L'anima buona di Sezuan" di Brecht, per la regia di Strehler, Massimo ottiene grandi soddisfazioni in tutta Europa. Il successo continua per tutti gli anni '80, prima con "Barnum" dove Massimo, eclettico come sempre, canta una canzone appeso ad un filo. Al suo fianco troviamo ancora una volta la sua amica Ottavia Piccolo. Decisivo sarà l'incontro con il direttore del Teatro di Roma, Maurizio Scaparro, per la realizzazione di uno spettacolo teatrale intitolato "Varietà". Lo spettacolo, la cui regia verrà curata dallo stesso Scaparro, rievoca i fasti dell'avanspettacolo e da li a poco gli farà interpretare anche il Pulcinella di Mario Santanelli, ruolo che diventerà anche un suo successo mondiale. Per tutti gli anni ottanta Massimo si concentra prevalentemente sull'attività cinematografica. Film come "Nata d'amore" accanto a Barbara Nascimbene, tratto dal romanzo di Liala, "Casta e pura" con Laura Antonelli, "La patata bollente" accanto a Edwige Fenech e Renato Pozzetto, e film come "Il Carabiniere" e "L'ultima volta insieme" ambientati nella sua Napoli, confermano il suo talento di attore e la sua capacità a muoversi con maestria davanti alla macchina da presa.
Contemporaneamente, nei rarissimi concerti, riesce a far spettacolo anche con la canzone, grazie ad un attento recupero del patrimonio musicale napoletano. Autori come Mario Evemero Nardella, Ferdinando Russo, Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo, Nicola Valente e Libero Bovio, vengono da lui riscoperti, ma in chiave di moderna e matura interpretazione.
Le sporadiche esperienze musicali di quel periodo si sono limitate ad un album dedicato all'Odissea nel 1978 dal titolo La Faccia del mare, che servirà da spunto per uno special televisivo dal titolo "Massimo Ranieri quasi un autoritratto", e per un'altra antologia di canzoni napoletane, Passa Lu Tiempo e Lo Munno s'avota, del 1981, in cui canta i classici napoletani, da “Maria Mari” a “O marenariello”, passando per “Torna a maggio” e “Scetate”. Il rientro nella canzone coincide con il Festival di Sanremo del 1988 dove presenta un brano di Artegiani e Marocchi, “Perdere l’amore”. È la vittoria più schiacciante della storia del Festival, con le schedine del Totip che gli assegnano circa sette milioni e mezzo di voti e con il brano in testa alle classifiche per oltre quattro mesi. L'88 è anche l'anno del primo ciclo de "Il ricatto", il serial televisivo per Canale 5 che si terrà fino al 1991.
Nel 1989 Ranieri alterna cinema, teatro e musica. Inizia con un esperienza teatrale di grande soddisfazione, Rinaldo in campo, la commedia musicale scritta da Garinei e Giovannini e interpretata originariamente da Domenico Modugno. L'annata si chiude con l'incisione di un nuovo disco, Un giorno bellissimo, dove la ricerca di nuove strade lo vede alle prese con autori come Battaglia/Negrini (Cattivi Pensieri), Marco Masini, oltre, naturalmente, a Marocchi e Artegiani già autori del suo trionfo sanremese.
Dal 1990 al 1992 Ranieri si concentra nuovamente sul teatro. Ripropone nella stagione teatrale 90-91 "Pulcinella", mentre in quella del 91-92 porta in scena "Liolà" con la regia di Scaparro.
Nel 1992 figura di nuovo tra i partecipanti al Festival di Sanremo con “Ti penso”, un ottimo brano che si piazza in quinta posizione, e porta nei teatri "Cantata di Natale" insieme a Lina Sastri.
Nella stagione successiva, `93-'94, tiene banco con "Teatro Excelsior", un varietà sull'avanspettacolo, per la regia di Scaparro, e continua a mietere successi teatrali con "L'isola degli schiavi" di Mariveau.
Nel 1995 si presenta nuovamente al Festival di Sanremo con una canzone assolutamente atipica rispetto al passato, “La vestaglia”. La canzone sanremese precederà di poco l'uscita di un album altrettanto....sorprendente dal titolo Ranieri. Ancora un ritorno a Sanremo nel 1997 con un brano molto orecchiabile scritto da Gianni Togni dal titolo “Ti parlerò d’amore”, che anticipa la realizzazione di un interessante CD intitolato Canzoni in corso e che raccoglie brani di famosi cantautori italiani come Pino Daniele, Michele Zarrillo, Mango, Luca Carboni. Ma la febbricitante voglia di sperimentare qualcosa di nuovo spinge Massimo a tuffarsi nel musical...Chi meglio di lui potrebbe coniugare canto e recitazione contemporaneamente. "Hollywood ritratto di un divo" inaugura la stagione teatrale del 1999. Uno dei musical più belli prodotti in Italia che narra la tormentata storia d'amore tra John Gilbert, rinomato divo del cinema muto, e Greta Garbo. La regia questa volta è di Giuseppe Patroni Griffi, mentre il supporto musicale è di Gianni Togni. Il musical riscuote un enorme successo in tutte le città italiane in cui viene rappresentato e l'intera opera è stata poi incisa in un doppio cd.
Siamo arrivati così al 2000. Dopo alcune partecipazioni televisive, a dicembre annuncia che l'avventura del musical continua. Questa volta porterà sulle scene "Il grande campione" e racconterà la storia d'amore tra il pugile Marcel Cerdan e la cantante Edith Piaf. A gennaio 2001 è ospite di Pippo Baudo nella trasmissione "Passodoppio". Massimo ha l'occasione di presentare al pubblico televisivo alcuni momenti del suo musical e di ripercorrere determinate tappe musicali della sua carriera, dimostrando così di essere davvero "un grande campione" in qualunque ambito dello spettacolo: un numero uno nella musica , nel cinema, nel teatro e nella televisione. Il ritorno alla televisione arriva nel settembre del 2001 con lo show “Citofonare Calone”, cui si affianca un nuovo album di classici napoletani rivisitati con l’assistenza di Mauro Pagani, Oggi e dimane...
Canto perchè non so nuotare... da 40 anni, il doppio album che festeggia i 40 anni di carriera, in uno sono raccolti i brani che lo hanno reso famoso e nell'altro le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni.

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